Investimenti in startup: i trend da seguire nel 2023

Il momento di fare sul serio: con questa frase si possono riassumere le principali tendenze in atto per quanto riguarda gli investimenti in startup, di cui oggi assistiamo alla piena maturazione dopo mesi di segnali, avvertimenti, correzioni di rotta più o meno annunciate. Dal ruolo centrale della sostenibilità all’interesse crescente degli investitori nei confronti del deeptech, dall’attrattività del nostro Paese all’estero fino alla trasformazione in chiave imprenditoriale di idee e persone provenienti dal mondo accademico, è possibile identificare alcuni trend di cui Cariplo Factory, costantemente impegnata a stimolare processi di innovazione tramite networking, programmi di accelerazione e progetti di open innovation, è osservatore privilegiato.

 

La sostenibilità come trait d’union, ma attenzione agli incentivi

Sempre più trait d’union di tutti gli investimenti, la sostenibilità sarà determinante nell’orientare le scelte degli investitori sia per quanto riguarda le singole tematiche verticali – come l’economia circolare, o la riduzione dell’impronta carbonica – sia per quanto riguarda il business model di ogni startup in senso lato. Se è vero che oggi tutto deve essere sostenibile, è altrettanto vero che nel contesto italiano ed europeo alcune soluzioni potranno andare incontro a maggiori difficoltà commerciali di altre, a causa della mancanza di forti incentivi nazionali e comunitari per la collaborazione tra startup e grandi corporate, soprattutto in contesti in cui lo storytelling della sostenibilità non è ancora pienamente maturo.

 

Dal digitale consumer-based al deeptech, lo spostamento è già in atto

Contemporaneamente, nel corso del 2023 assisteremo con ogni probabilità alla crescita delle barriere all’ingresso per investitori e imprenditori operanti nel mondo digitale: è in atto in tutto il mondo una tendenza a concentrarsi e sostenere soluzioni “deeptech” ad alta intensità di capitale, spesso frutto di iniziative provenienti dal mondo delle università e della ricerca. Secondo Dealroom sarebbero oltre 12,3 i miliardi di euro investiti in startup deeptech europee nei primi nove mesi del 2022, in crescita anno su anno, mentre il medesimo settore si conferma ai primi tre posti per numero di round nel nostro Paese secondo l’Osservatorio Venture Capital. Si tratta di idee, progetti, startup, soluzioni che richiederanno maggior tempo per ottenere la validazione del mercato e lo sviluppo di competenze imprenditoriali da parte del founding team, ma che nondimeno attireranno su di sé una percentuale crescente di investimenti rispetto a quelli tradizionalmente riservati alle soluzioni “consumer-based”.

 

Il sostegno pubblico alla fase seed, l’attrattività delle nostre startup all’estero

Infine, se a livello europeo e internazionale assisteremo alla nascita di nuovi fondi verticali specializzati, nel nostro Paese non dovrebbe venire meno la spinta governativa a sostenere lo sviluppo di nuove startup soprattutto in fase pre-seed e seed. Se nel breve periodo non dovessimo assistere alla nascita di nuovi fondi di dimensioni rilevanti nel nostro Paese, questa carenza verrà comunque colmata dal crescente interesse dei grandi operatori internazionali nei confronti di un’Italia che – come dimostrano gli esempi di Satispay, Scalapay, Unobravo – si è rivelata da tempo terreno fertile di importanti iniziative imprenditoriali, capaci di riscuotere successo e attenzione anche all’estero.

 

Il ruolo di Cariplo Factory nei trend del momento

All’interno di questi trend, Cariplo Factory gode oggi di un punto di osservazione privilegiato: sia per quanto riguarda la crescente attenzione rivolta al mondo dell’accademia e della ricerca per lo sviluppo di soluzioni deeptech – che abbiamo potuto constatare in occasione del lancio del primo acceleratore italiano della bioeconomia, Terra Next, di cui gestiamo la parte operativa – sia per quanto riguarda l’attenzione che i più importanti attori dell’ecosistema internazionale hanno maturato negli ultimi anni nei confronti del nostro Paese. Non è un caso, infatti, che l’acceleratore dell’Università della California, Berkeley, noto come Berkeley SkyDeck, abbia scelto l’Italia per sviluppare il suo primo programma di accelerazione in Europa, in collaborazione con Cariplo Factory e Lendlease, con l’obiettivo di far diventare Milano un hub di riferimento a livello europeo.

 

La delicata fase di transizione da ricercatori a imprenditori

A essere determinante, nel prossimo futuro, sarà quindi la capacità di persone formatesi e cresciute professionalmente per gran parte della loro vita attiva nel mondo accademico, dai laboratori alle aule universitarie, di compiere il grande salto per diventare imprenditori a tutti gli effetti ed essere in grado di dialogare con interlocutori quali investitori, clienti, dipendenti. Una metamorfosi niente affatto scontata, ma che le grandi tendenze analizzate fin qui – l’interesse verso il deeptech, l’importanza della sostenibilità, l’afflusso di capitali internazionali, il sostegno alle fasi di pre-seed e seed – favoriscono oggi in misura maggiore rispetto al passato, complice la presenza sul mercato di operatori come Cariplo Factory capaci di fornire competenze, network, professionalità nello sviluppo dei futuri talenti imprenditoriali.

Andrea Beretta

Head of startup & investment